PRESSEBEREICH
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Ergebnis: 202
Zahnmedizinische Prophylaxe in Zeiten der Covid-19 Pandemie - Eine kritische Analyse/Nachbetrachtung
Seit gut einem Jahr bestimmt das aus Wuhan (China) stammende SARS‑CoV‑2-Virus (Severe Acute Respiratory Syndrome) das öffentliche, private und berufliche Leben.
Die WHO erklärte COVID-19 am 11.03.2020 zur Pandemie, wies auf „alarmierende Werte“ in Bezug auf Ausbreitung und Schwere der Erkrankung hin und bestätigte,
dass es sich um eine durch ein Coronavirus verursachte Pandemie handelt [1].
In odontoiatria si fa strada un sostituto dello zucchero
L’eritritolo, un sostituto dello zucchero, è noto come agente per dolcificare alimenti a ridotto contenuto calorico, prodotti da forno e caramelle. Finora, poca attenzione è stata dedicata agli effetti positivi dell’eritritolo sulla composizione del biofilm orale, che rendono la sostanza sempre più interessante per la prevenzione domiciliare della carie e della parodontite. Inoltre, questi dolci cristalli bianchi giocano anche un ruolo importante nella tecnica di Air Polishing, in quanto polvere poco abrasiva.
Uno strumento in più per differenziarsi nel mondo della profilassi: la certificazione GBT
Il programma di certificazione GBT unisce un network esclusivo di professionisti appassionati che offrono trattamenti di profilassi ai più alti standard di qualità. Avendo scelto il protocollo Guided Biofilm Therapy come standard di profilassi, gli studi certificati GBT beneficiano di una vasta gamma di servizi esclusivi. (...)
Wie Sie bei der PZR die beste Qualität erreichen
Der Biofilm muss vollständig entfernt werden, nur das verringert das Risiko von Karies, gingivalen, parodontalen und periimplantären Erkrankungen.
Patienten verdienen das klinisch effektivste Biofilm-Management. Dieses sollte zugleich schonend und angenehm sein. Wie dies sicher gelingt, erklärt die Dentalhygienikerin Adina Mauder, GBT-Trainerin der Swiss Dental Acacemy (SDA).
I pazienti cercano il comfort: come garantire un trattamento efficace e confortevole?
Gli utilizzatori di ablatori a ultrasuoni erano tradizionalmente alla ricerca di strumenti altamente efficaci per rimuovere il tartaro rapidamente. Tuttavia, da anni la frequenza dei richiami è aumentata e in proporzione i pazienti presentano situazioni con minore tartaro calcificato rispetto ai trattamenti iniziali: questo trend può essere interpretato con la ricerca di maggiore comfort nella seduta e la necessità di strumentazione più sottile, caratterizzata da maggiore delicatezza.